Intervista – Versailles ed il suo “Assolo”

Intervista ad uno degli elementi in rampa di lancio del panorama musicale emergente, e protagonista dell’ultima edizione di X Factor.

Versailles, nome d’arte di Luca Briscese, è un artista classe ’96 originario di un paese vicino  Potenza.
All’età di 14 anni si avvicina alla musica rap e in seguito, grazie a un amico di famiglia proprietario di un negozio di chitarre, entra in contatto con le sonorità del grunge e dell’hard rock e si appassiona a figure del calibro di Kurt Cobain e Axl Rose e della chitarra elettrica, strumento che lo accompagnerà nelle sue varie evoluzioni.
Una volta compreso il ruolo fondamentale che la musica avrebbe giocato nella sua vita, coltiva la sua passione tra la cameretta e la sala prove, trovando nel rap uno strumento d’espressione per i suoi pensieri fino a quel momento relegati all’intimità dei suoi diari. 

Il progetto Versailles nasce nel 2020 dall’incontro tra l’artista e l’etichetta milanese Pulp Music. Il singolo d’esordio, “Truman Show”, viene presentato alle audizioni di X Factor 2021 dove impressiona immediatamente i giudici con il suo spirito crossover. Accede quindi ai live dello show nel roster di Hell Raton.
Ha, inoltre, da poco prestato la voce ad Aaron T., uno degli componenti della band 4*Town, nel doppiaggio in italiano del nuovo film Disney Pixar RED, uscito l’11 marzo.

La sua ultima uscita è datata 8 aprile 2022.
A distanza di pochissime settimane dall’uscita di “Lisa Dagli Occhi Blu Ray” il primo singolo dopo l’esperienza di X Factor 2021) “Assolo” rappresenta un ulteriore importante passo del suo percorso. 

CREDITI
Autore : Luca Briscese, Federico Nardelli, Fausto Lama 
Compositore: Luca Briscese, Federico Nardelli, Giordano Colombo 
Producer : Versailles, Giordano Colombo, Federico Nardelli 

Con “Assolo” Versailles torna alle sonorità grunge che l’hanno fatto conoscere e apprezzare durante il talent con il brano “Truman Show”. Un trascinante e disilluso racconto di se stesso, alle prese con “sette personalità”. Crush da sabato sera e alcolici, social e disagio sociale, chitarre distorte e urla: Assolo è una delle canzoni più “adolescenziali” di Versailles.

Proprio in occasione di questa uscita, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo con “Assolo“, il tuo ultimo brano. Ti va di raccontarcelo?
Assolo” è un brano molto leggero. Quasi una cantilena, un motivetto che in poche parole e due note ti descrive perfettamente quello che sono io : Tu mi chiedi chi sono / io ti rispondo mi annoio – Le mie parole le ingoio / quindi ti faccio un assolo piu solo di me. Mi fa pensare a quando mia madre veniva in camera a rimproverarmi per i brutti voti o per le note e io non alzavo lo sguardo e le mani dalla chitarra mentre lei parlava , è un brano in cui mi sento legittimato a essere ancora un adolescente e per questo mi ricorda certi momenti.

A proposito di tuo brani, ne esiste uno che rappresenta, più degli altri, quello che è Versailles e la sua musica?
Esisterà (?), per ora ce ne sono delle tracce nei brani che ho fatto uscire e in quelli prossimi all’uscita: è tutto pregno della mia essenza, i testi, le atmosfere, la scelta degli strumenti, ma non mi sono ancora riuscito a racchiudere in un brano, ho troppe idee e influenze che mi frullano per la testa al momento e non ho scoperto ancora tutto di  me (fortunatamente).

Quale brano di altri artisti, invece, avresti voluto scrivere tu?
Ce ne sono parecchi, dovessi buttarla su un grande classico direi “Lilac Wine”, andando su qualcosa di un pò piu moderno probabilmente direi tutto “Blonde” di Frank Ocean (che nonostante sia un disco per me è solo un brano enorme e bellissimo).

Negli ultimi mesi ti avranno sicuramente fatto tantissime domande sulla tua positiva partecipazione a X Factor. Per evitare di ripeterci, vogliamo soltanto chiederti, cosa ti porti dietro da questa importante esperienza?
Quello che mi porto dietro da X Factor è sicuramente un ricordo positivo di un’esperienza esaltante, una rinnovata capacità di valutare al meglio le varie situazioni professionali di questo mestiere ma soprattutto dei rapporti veri con gente vera che mi è rimasta nel cuore e parlo sia degli altri artisti che dello staff che del pubblico che si è affezionato a me.   

Quali sono i prossimi passi del tuo percorso?
Il prossimo passo è distruggere l’industria musicale italiana dall’interno. No scherzo, a brevissimo annuncerò la data di uscita del mio primo ep a cui seguiranno sicuramente dei live in cui io sostanzialmente urlerò e malmenerò la mia povera chitarra. Successivamente sto pensando di dedicarmi a un progetto più complesso dal punto di vista musicale e concettuale, una sorta di next level, ma non vi farò ulteriori spoiler anche perché per ora è solo una bozza.

Esiste un artista che rappresenta quello che “vorresti essere”, un modello a cui ti ispiri?
In non poco tempo ho imparato a distinguere le qualità delle persone da quello che poi sono le persone nella loro complessità, quindi dovessi farti un nome ne avrei tanti, ma si tratta più di ‘rubacchiare’ qua e là che di ispirarmi a uno di loro e basta.

Con chi, invece, ti piacerebbe collaborare?
MACE o Venerus o MACE e Venerus

Chi è VERSAILLES oggi?
VERSAILLES oggi è un ragazzo di 25 anni che investe solo in paia di scarpe comode per tutta la strada che vuole fare. 

Dove, invece, vuole arrivare?
Al massimo delle sue potenzialità, all’ultima digievoluzione.

Profilo Spotify dell’artista

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