“Matricole” è la rubrica di “La Freddezza Music” che ripercorre i primi passi di artisti che, oggi, sono tra i più seguiti ed amati del panorama musicale italiano (e non solo), quando anche loro erano degli “emergenti”.
Protagonista di oggi, un cantautore tra i più apprezzati all’interno del panorama musicale italiano, vincitore di due edizioni del Festival di Sanremo: Simone Cristicchi.
Oltre che nell’edizione del 2007 con il brano “Ti regalerò una rosa“, infatti, l’artista aveva trionfato anche nella sezione “Nuove proposte” dell’anno precedente, con il il pezzo “Che bella gente“.
Tuttavia, seppur il trionfo sul palco Ariston del 2006 si configura come un vero e proprio trampolino di lancio per lui e la sua carriera, il suo percorso d’ascesa era iniziato già da qualche tempo
É il 2005 a rappresentare l’anno dell’affermazione. A Gennaio la firma con Sony Bmg, ad aprile l’uscita del fortunatissimo singolo “Vorrei cantare come Biagio” (ironico e raffinato j’accuse ai meccanismi dell’industria discografica, che arriva rapidamente nelle zone alte della classifica radiofonica e di vendita dei singoli), ma è con il suo secondo “successo” che, oggi, facciamo il nostro consueso viaggio indietro nel tempo.
Siamo al 26 agosto 2005, giorno di uscita di “Studentessa Universitaria“.
Il brano, da subito apprezzato, accumula consensi su consensi, portando il cantautore classe ’77 a vincere il Premio Musicultura (già Premio Recanati ) e la Targa della critica.
Inserito successivamente in “Fabbricante di canzoni” (il suo primo album ufficiale), il pezzo racconta la vita di una studentessa siciliana, trasferitasi a Roma per poter frequentare la facoltà di filosofia, che ripensa con dolce nostalgia al calore del proprio paese, al mare, agli amici anch’essi studenti fuori sede in altre città. Solitudine e malinconia da un lato, dall’altro l’immensa felicità di una gravidanza inattesa che cancellerà l’una e l’altra.