Intervista al protagonista dell’episodio 365 di #LFMConsiglia del 7 settembre 2022.
Mirko Galassi, in arte MIRKOO è un talentuoso e giovane artista classe 2001.
Si interessa alla musica verso i 12 anni, iniziando con dei corsi privati di chitarra.
Procedendo i suoi studi musicali, scopre verso i 15 anni di avere una buona dote nel comporre e inizia a cercare di scrivere più melodie possibili con il suo strumento. Dopo i 18 anni capisce di aver bisogno di esprimersi, oltre che con un corpo esterno, anche con la sua voce e abbandona gli studi di chitarra per iniziare quelli di canto. Da quel momento la sua missione diventa trasformare le emozioni in parole.
Il suo ruolo è stato fondamentale soprattutto per la sua crescita personale, ponendogli varie sfide davanti, dal mettersi a nudo davanti un foglio, a fronteggiare un pubblico e battere la timidezza esponendosi mediaticamente.
Nel mentre lavora nell’ambito della ristorazione, permettendosi di conservare dei soldi utili quando a 20 anni decide di lasciare la sua città nativa per una nuova sfida, trasferendosi a Milano e cercando di consolidare questa passione in una parte integrante della sua vita, per fare ciò che ama realmente.
Disponibile dell’1 luglio 2022, “Lunedì” è il suo primo singolo.
Di questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Ci racconti come, quando e perchè ti sei avvicinato al mondo della musica?
Inizialmente per una forte esigenza comunicativa, alcune esperienze importanti nella mia vita hanno poi comportato un accumulo di emozioni, positive e negative del caso, che man mano ho imparato a dosare e sprigionare.
Esiste un artista, un album e/o un brano che hanno contribuito nel portarti ad intraprendere questa strada?
Un artista in particolare non credo, ho come abitudine quella di trovare tanti punti di riferimento, nella vita e, di conseguenza, anche nella musica. Mi piace trovare dei “maestri” che mi possano aiutare nei vari percorsi. Spesso mi sono creciuto da solo, ma ho trovato più armonia da quando assorbo da tutti. Ho iniziato questa strada perchè mi faceva paura espormi cosi tanto, poi è venuto tutto da sé.
Come descriveresti la tua musica?
Per quanto si sia sentito ancora poco di me, voglio sicuramente andare dove non mi sento a mio agio. Lo farò sempre, voglio far capire a chi mi ascolta, che ci si può aspettare di tutto.
Ci racconti “Lunedì“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale?
“Lunedì” è un dialogo adolescenziale con una ragazza, prima che la musica arrivasse in modo concreto. La condivisione delle debolezze e dei sogni era la base di questo rapporto, che diventato forte, è finito ad essere anch’esso un punto debole per entrambi, ma sicuramente un’esperienza.
Nuova musica in vista? A cosa stai lavorando?
Tantissima, sto lavorando a diversi progetti che mi rendono entusiasta. Spero vi possano piacere ed esaltarci insieme, magari in un futuro live.
Esiste un brano di qualche altro artista, che avresti voluto scrivere tu?
Anche qui ne direi moltissimi, non ho la presunzione di negarlo. Se proprio devo scegliere degli elementi direi la dimestichezza nel creare immagini di Totò in “Malafemmena” e le melodie e i pugni nello stomaco di Alicia Keys in “Empire State Of Mind“, verrebbe un mix strano sicuramente.
In tal proposito, con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Alicia Keys, Josh Klinghoffer, Ed sheeran e Shawn Mendes senza dubbio.
Su quale palco, invece, sogni di esibirti?
Stadio Olimpico, sarebbe un’emozione unica.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Ho smesso di farmi queste domande da un po’ e anche sforzandomi non riuscirei a darti una risposta ben precisa. So bene cosa voglio e sono concentrato sul presente. Tra 5 anni avrò fatto molte delle esperienze che ho in mente.
Grazie, è stato un piacere.
Grazie a voi.
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