Intervista al protagonista dell’episodio 383 di #LFMConsilgia del 26 ottobre 2022.
Nato a Roma nel Rione 13 di Trastevere, il trapper Naver, vero nome Andrea Verna, è uno degli elementi più interessanti della nuova generazione musicale capitolina.
Ad oggi ha collaborato con numerosi artisti italiani, europei (him$, France) e da oltreoceano (Street Active, USA), diventando una vera e propria icona della Trap.
Disponibile dal 23 settembre 2022 “Fogli strappati” è una delle sue ultime uscite.
Il brano, prodotto da Dr. Wesh e distribuito da Millenari Records, è arrivato in seguito ad un periodo di rinascita e di allontanamento dalla negatività del passato, frutto del sacrificio, del sudore e della costanza nel non mollare mai, della riscoperta di se stessi attraverso la Musica, con le poche persone fidate rimaste accanto.
Di questo e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “Fogli strappati“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale. Ti va di raccontarcelo?
“Fogli strappati” segna, per me, una rinascita artistica dopo 3 anni in un collettivo, è stato uno dei miei primi singoli, ed è molto importante perché mi racconta per quello che sono, una persona piena di ferite da rimarginare, con tanti testi buttati nel dimenticatoio. Per trovare la formula giusta bisogna sbagliare tanto.
A proposito di tuoi brani, ne esiste uno (tra quelli editi e non) che indicheresti come “brano manifesto” di Naver e la sua arte?
Il mio brano manifesto è decisamente “Lacrime” (pezzo prodotto da mio fratello Otalay e che racchiude il mio “essere” nel privato) in cui sono riuscito a raccontare ed esprimere a pieno la mia sofferenza di quel periodo, sono molto legato a questo brano.
Più in generale, quale parola sceglieresti per descrivere la tua musica?
Aerodinamica.
Modelli di ispirazione?
Mi piace molto tutto il giro 4PF in particolare Lil Baby; se dovessi dire una persona mi ha ispirato sin da bambino, Michael Jackson perché si metteva sempre in discussione anche ballando nei propri video musicali e facendo parlare di sè anche al di là della propria musica.
Progetti per il futuro? A cosa stai lavorando?
Al momento sto lavorando a 3 album diversi, ognuno ha un suono differente (all’interno molte collaborazioni italiane e non). Sto sicuramente migliorando la mia musica, facendo crescere la mia persona di pari passo, mi sento pieno di energia per i prossimi drop.
Più a lungo termine, quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato?
Voglio essere lì sopra prima di subito, per poter collaborare con artisti che stimo a livello nazionale ed anche internazionale, per poter far capire che per tanti anni non hanno dato il giusto peso alla mia musica e prendermi la mia rivincita con la vita, che per molto tempo è stata ingiusta con me.
Quali, invece, i sogni?
Il mio sogno in assoluto, da sempre, è aprire un ristorante per la mia famiglia, poiché mio padre adora cucinare e sarebbe anche un bel traguardo poter dire di aver fatto questo, mi sentirei realizzato.
Fatti un augurio per il futuro.
Mi auguro di non rimpiangere mai nessun passo fatto in passato, di essere sempre in salute e stare bene con me stesso.
Grazie e in bocca al lupo per tutto.
Grazie, a voi.
Profilo Spotify dell’artista