Intervista alla protagonista dell’episodio 414 di #LFMConsiglia (3 febbraio 2023) e vincitrice del premio Artista del Mese di Febbraio 2023.
Le Cose Che Non Dico, al secolo Francesca Carboni, è un’artista cagliaritana classe 1987.
Inizia il suo percorso musicale con le prime lezioni di pianoforte e solfeggio.
Nel corso degli anni, spinta dalla necessità di raccontarsi, si avvicina alla musica in maniera più diretta e consapevole. Si diploma a Milano in canto moderno e composizione al CPM Music Institute di Franco Mussida, prendendo poi parte al progetto “Co2 Musica nelle Carceri”, esperienza fondamentale per la sua crescita personale e il suo percorso artistico.
Nel 2019 supera le selezioni del talent dedicato agli autori “Genova Per Voi”, approdando alla finale. Da questa formativa esperienza e dall’incontro con gli addetti ai lavori del settore nasce l’esigenza di osare, facendo prendere forma al suo personalissimo progetto artistico.
Nel 2021 esce “Isolamento Fiduciario” il primo singolo nato dalla collaborazione con Beng!Dischi, etichetta toscana con la quale firma lo stesso anno.
Disponibile, invece, dal 17 gennaio 2023, “Fatta Così” (Beng!Dischi) è il suo ultimo singolo.
Il brano, inserito nell’episodio della nostra rubrica #LFMConsilgia a lei dedicato, l’ha portata ad essere votata (dai nostri utenti) come Artista del Mese di Febbraio 2023.
Per conoscere ancora meglio lei e la sua musica, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “Fatta Così“, il brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale e che ti ha portata a vincere il premio di Artista del Mese di Febbraio 2023. Ti va di raccontarcelo?
Certo! “Fatta Così” è un pò un manifesto programmatico in cui ho scelto di raccontare e descrivere senza filtri un rapporto caratterizzato dalla contrapposizione degli opposti. É un pezzo che ho scritto in un momento di down emotivo riflettendo proprio su quanto a volte gli opposti, per quanto si attraggano, spesso si distruggano. E questo credo sia un concetto piuttosto universale oltre che strettamente personale.
Dal momento della sua uscita, il pezzo ha messo insieme decine di migliaia di ascolti. Ti aspettavi questo ottimo riscontro?
Tendenzialmente non mi creo nessuna aspettativa, il tempo mi ha insegnato a tenere un piede all’inferno e un piede in paradiso per tutelare in qualche modo la mia emotività, quindi no, non mi aspettavo assolutamente un riscontro di questo tipo. Come non mi aspettavo che il pezzo potesse essere addirittura incluso nell’editoriale Scuola Indie di Spotify e ne mi aspettavo di riuscire a conquistare il titolo Artista del Mese di Febbraio sulla vostra pagina. Insomma, il piede all’inferno serve anche a stupirsi di se stessi ogni tanto.
Più in generale riguardo la tua musica, come la descriveresti a qualcuno che si imbatte per la prima volta in tuo brano?
È una domanda tosta. Credo che in generale la musica non si possa descrivere per un semplice fatto; ciascuno di noi la interpreta e interiorizza a modo proprio. Quindi probabilmente a quest* qualcun* gli direi semplicemente “Buon Viaggio”
Ora una curiosità. Ci racconti la scelta del tuo nome d’arte?
Non è stata una vera e propria scelta ponderata, diciamo che un pò mi è piovuto addosso. Ho, per lo più, riflettuto su chi sono e sulle tante sfaccettature del mio carattere e ho capito che alcune cose riesco ad esprimerle in maniera più diretta e consapevole solo se le scrivo dentro le canzoni.
Guardando al futuro, quali sono i prossimi passi?
Prossimo step nuovo singolo, per il resto suonare tanto ovunque sia possibile farlo.
Feat dei sogni?
Troppi. Ma giusto per citarne alcuni: Madame, Mobrici, Giorgio Poi e Calcutta.
Palco dei sogni?
Anche qui la lista si potrebbe infittire, ma per lo stesso principio del “un piede all’inferno e un piede in paradiso” dichiaro l’ Alcatraz di Milano la mia prima scelta.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Quando mi chiedono “dove ti vedi fra tot anni” o “chi sarai fra tot anni” mi sale un ansia assurda perché penso agli anni che indosso, al tempo che sfreccia e all’imprevedibilità della vita ma nonostante tutto mi vedo in viaggio verso nuove mete e nuovi palchi alla costante ricerca di me stessa e di nuovi stimoli per nuove canzoni.
Chi sei oggi?
Oggi sono un artista emergente che sta cercando di farsi un pò di spazio in questo grande mondo che, a tratti, sembra saturo ma che comunque non mi spaventa. Sono quella che non ha necessariamente l’ambizione di calcare palchi iper importanti come quello di Sanremo, preferisco piuttosto conquistare il cuore di chi si innamora delle mie canzoni. Il cuore delle persone, alla fine dei conti, credo sia il palco più importante. Ogni tanto succede, qualcuno che non conosco mi scrive e mi ringrazia perché in qualche modo ho toccato delle corde emotive importanti, e questo mi rende super felice.
Dove invece vuoi arrivare?
Non ho una “meta” precisa, mi affido un pò alle circostanze. Credo sia estremamente importante non fermarsi, ed io non mi sono mai fermata. Sarà questo a prescindere a portarmi da qualche parte.
Grazie, è stato un piacere
Grazie a voi della chiacchierata e della compagnia.
Profilo Spotify dell’artista.