Intervista – “Variegata e cristallina”, la musica di Sace

Intervista al protagonista dell’episodio 200 di #LFMConsiglia del 21 aprile 2021.

SACE, nome d’arte di Davide Briolotta, è un talentuoso artista apriliano, classe ‘95.
Il suo percorso musicale inizia ufficialmente nel 2012 con la pubblicazione di “Giovane e forte Ep” che ottiene sin da subito un buon riscontro da parte del pubblico, della critica, da giornali come “La Stampa” ed altri siti di settore rilevanti.
Nel 2013 confeziona il secondo volume di “Giovane e forte Ep” e, alla fine dell’anno, partecipa al brano “Uno contro uno” che successivamente diventerà una sorta di inno della Capitale.
Nel 2014 fa uscire il terzo volume di “Giovane e Forte EP”, che vanta collaborazioni del calibro di Primo Brown, Johnny Marsiglia, Sick Luke, Bassi Maestro, Dj Shocca, Big Joe, 3D, e molti altri. A fine 2017 entra ufficialmente nel roster URBANA LAB/SONY MUSIC e ad inizio 2018 lancia la sua nuova serie “#GDAMN Freestyle”.

All’interno del nostro portale l’abbiamo conosciuto con il brano “Me” (titletrack dell’ep uscito nel febbraio 2021) inserito nell’episodio 200 di #LFMConsiglia, del 21 aprile 2021.

Il suo percorso è andato avanti spedito fino alle uscite più recenti, vale a dire i brani “EAZY” (25 gennaio 2023) e “OHMA” (10 marzo 2023).

A distanza di quasi 2 anni dall’appuntamento della nostra rubrica a lui dedicato, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante intervista, in cui il giovane artista si è raccontato con grande disponibilità.

Ciao Davide. Grazie per averci concesso questa intervista. 
Partiamo da “OHMA“, la tua ultima uscita. Ti va di raccontarci questo brano?
OHMA” è un ulteriore sperimentazione che fa seguito a quelle precedenti; ho voluto mantenere le strofe abbastanza crude e nel ritornello aggiungere il tune dando vibes più fresche, in modo da farla non essere la classica cosa dritta dall’inizio alla fine. Sto cercando di abbattere tutti i limiti musicali, che magari da piccolo mi hanno condizionato, aprendomi a sonorità differenti, mantenendo sempre una linea che in primis piace a me. “OHMA” è solo uno dei tasselli, prima di arrivare a ciò che ho in cantiere. 

OHMA” arriva dopo tanti altri brani pubblicati nel corso degli anni, i quali hanno scandito le tappe del tuo percorso. Tra tutti, ne esiste qualcuno che rappresenta te e la tua musica più degli altri? 
ME” ed “ORO NERO” sono i due brani che, sia a livello di contenuto che di scrittura, preferisco; musicalmente, avendo diverse sfaccettature, ho a cuore anche brani più energici, ma magari più frivoli testualmente, che dal vivo rendono in un certo modo, però magari non rientrano tra i primi brani che farei ascoltare a chi vuole approcciarsi alla mia musica. Sicuramente, per chi mi segue da tempo, i brani manifesto sono altri, più conosciuti, ma personalmente gran parte del mio catalogo fa parte di una fase musicale che ora non sento più mia; sono felicissimo di averla vissuto e di essere stato forgiato da determinate figure, ma ho bisogno di esprimermi liberamente, senza il pregiudizio altrui di ciò che ho fatto, rilegandomi per forza a quel periodo. 

Facciamo un viaggio indietro nel tempo. Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica? 
Mi sono avvicinato alla musica, a livello pratico, suonando la batteria e, successivamente, il piano. Ho sempre ascoltato di tutto sin da piccolo, generalmente cose più internazionali. Ricordo, nel 2006, in alta rotazione su MTV c’era “Dentro una scatola” di Mondo Marcio, che in un primo momento non mi piacque ma mi rimasero impresse le parole ed il racconto che, per certi versi, è simile al mio; quindi a 11 anni per la prima volta ascoltai una canzone in italiano che parlava di cose in cui mi rispecchiavo.
Da lì ho approfondito tutto il mondo Hip Hop, passando per Bassi, Fibra, Colle, Noyz, Stokka & Madbuddy (e molti altri,) fino al 2009, anno in cui iniziai a scrivere i primi testi.

Da quando hai iniziato, si sono susseguiti tanti momenti di grande rilevanza; tra tutti, ad oggi, quali reputi essere la tappa più importante del tuo percorso?
Sicuramente tra il 2012 ed il 2014, anni in cui avevo preso attivamente parte alla scena romana e, non suonando spesso insieme ai Colle, aprendo live praticamente a quasi tutti gli esponenti di maggior rilevanza nazionale (e non); tebbi, infatti, anche l’onore di aprire live, tra gli altri, a personaggi come Method Man & Redman, ONYX, KRS One.
Poi le collaborazioni con Primo Brown, Sick Luke, Johnny Marsiglia, Big Joe, Bassi Maestro, Dj Shocca, 3D (ed altri). Sicuramente quelli sono stati anni importantissimi. 

Tornando alla tua musica, come la descriveresti?
Ad oggi direi abbastanza variegata, se facciamo riferimento al sound, cristallina da un punto di vista testuale. 

Quali sono i tuoi modelli di ispirazione?
Due dischi che ad oggi ancora ascolto con gusto, attenzione e stupore, sono quelli dei Co’Sang. Sono passati più di 10 anni da quando li comprai e sembra sempre la prima volta quando premo play. Mi ispiro a quel tipo di veridicità, ovviamente rapportata alla mia realtà e a ciò che vivo. Per quanto riguarda il sound, cerco sempre di trovare qualcosa che mi emozioni o che esca fuori dai soliti canoni, fare ciò che è già stato fatto, mi annoia. 

Guardando avanti, quali sono i propssimi passi? A cosa stai lavorando?
Ho svariati singoli da parte che sicuramente usciranno in maniera cadenzata, com’è successo con “EAZY” e “OHMA” e, nel mentre, sto pensando se raggrupparli in un progetto o meno. Ho una cartella bella piena di provini, stiamo solo decidendo in che direzione muoverci. 

Con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Difficile sceglierne uno, ho stima di molti. 
In Italia, anche per ricollegarmi al discorso che facevamo prima, ti dico Luchè.
Mentre,all’estero, rimanendo in Europa, Sofiane.

Chi è Sace oggi?
Sono in una fase in cui so cosa voglio comunicare ma, allo stesso tempo, sono in cerca del tappeto musicale che (oltre a permettermelo) mi aiuti a differenziarmi dal resto del mercato che giorno dopo giorno è sempre più saturo e pieno di copie di copie di… 

Dove, invece, vuole arrivare.
In primis sto lavorando per trovare un equilibrio nella vita che mi faccia stare bene, mentalmente e non. Musicalmente vorrei essere portavoce di sempre più persone, parlare ai miei coetanei in larga scala ed essere pienamente soddisfatto del mio operato, cosa che ogni volta, per un motivo o per un altro, a causa di terzi viene meno. 

Grazie per la grande disponibilità. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie a voi per il supporto e la divulgazione, grazie a chi è arrivato fino a questo punto dell’intervista e mi supporta costantemente. Grazie al mio team. A presto con nuova musica! 

Profilo Spotify dell’artista.

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