Intervista alla protagonista dell’episodio 201 di #LFMConsiglia, del 23 aprile 2021.
Filh, nome d’arte di Filomena Carraturo, è una cantautrice e artista indipendente italiana, classe ’90.
Autodidatta, comincia a scrivere canzoni da giovanissima cercando ben presto di dire la sua, dare la sua visione del mondo, attraverso la propria musica.
Il suo percorso di crescita pone le basi nelle importanti esperienze in varie band di Napoli e Roma come cantante; a ciò si aggiungono collaborazioni con diversi musicisti e produttori, fino ad approdare ad un progetto solista nel 2018.
Fortemente ispirata dalla cultura pop e tutte le sue sfumature, Filh scrive e canta soprattutto in inglese, sperimentando diversi generi musicali e cercando di introdurre sonorità sempre diverse.
Sono 5, ad oggi, i singoli “ufficiali” (disponibili su Spotify e le altre piattaforme digitali), tutti prodotti dal duo Diemond e MDM.
“Strangers” (18 ottobre 2018) è il suo brano di esordio, al quale si aggiungono “Shared” (11 aprile 2019), “Switch Off” (10 agosto 2019), “Somewhere” (30 luglio 2020) e l’ultima uscita “Plastic Heart” (25 febbraio 2021), pezzo con il quale ve l’abbiamo presentata lo scorso 23 aprile, all’interno dell’episodio numero 201 di #LFMConsiglia.
L’abbiamo contattata per porle qualche domanda; ecco cosa ci ha raccontato.
Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Sin da piccolissima ho sentito un legame speciale con la musica: oltre a cantare, scrivevo poesie e immaginavo melodie.
Credo che il vero avvicinamento sia avvenuto intorno all’età di 15 anni, quando ho cominciato a prendere qualche lezione di chitarra, ad ascoltare musica in modo più consapevole e a suonare con diverse band.
C’è stato un momento in cui ho messo la musica un po’ da parte, ma mi sono accorta, dopo un periodo difficile, di averne bisogno: alla fine del 2018 ho pubblicato il mio primo singolo da solista e questo riavvicinamento è stata come una rinascita.
Come descriveresti la tua musica?
Pop, ma piena di contaminazioni: ascolto moltissimi generi musicali e ognuno di essi fluisce in qualche modo nei miei progetti. Generalmente mi guida l’istinto, mi lascio ispirare dal mood, dalla scelta dei suoni, dalle persone con cui collaboro, dal momento…amo sperimentare e non limitarmi ad un’unica definizione di genere.
Ci parli di “Plastic Heart“, il tuo ultimo singolo?
Ho scritto “Plastic Heart” dopo un incontro avvenuto per caso con una persona che in passato ha fatto parte della mia vita e quando mi ha chiesto “Come va?” (“How are you?”) sono stata colta da un turbinio di emozioni dalla quale mi sono lasciata ispirare: sono tornata a casa e ho scritto di getto quasi tutto il testo e la melodia.
Musicalmente mi rappresenta molto: adoro le sonorità che siamo riusciti (insieme ai produttori MDM e Diemond) a creare in studio.
Tra i tuoi pezzi, a quale sei più legata?
Difficile da dire: attualmente ho pubblicato 5 singoli e ognuno di essi rappresenta per me una storia importante.
Il primo, Strangers rappresenta l’inizio di questo percorso, perciò ho tanti bei ricordi legati alla release e al modo in cui è stato accolto dai miei ascoltatori. Ma adoro la carica emotiva di Shred e Somewhere è un brano della quale sono particolarmente orgogliosa, perché l’ho scritto durante la quarantena.
Progetti in cantiere?
È in uscita un nuovo singolo, e sono in corso i lavori per il video con un gruppo di artisti che stimo: non anticipo nulla ma non vedo l’ora di mostrarvi il risultato! Nel frattempo sto continuando a scrivere, vorrei pubblicare qualche brano in lingua italiana e sto continuando a imparare il più possibile, esercitandomi con delle cover autoprodotte sui canali social.
Con quale artista, italiano o internazionale, vorresti collaborare, un giorno?
Ci sono tanti artisti con la quale sogno di collaborare, in particolare con tutti i produttori dei miei brani preferiti (Jack Antonoff, A.G. Cook, Dardust, Timbaland, Finneas, ecc.) ma mi piacerebbe anche collaborare con artisti emergenti, per supportarci a vicenda.
Palco dei sogni?
Sembrerà incredibile, ma il palco dei miei sogni non ha luogo ne’ dimensione: è il palco sotto la quale tutti cantano in coro insieme a me le mie canzoni!
Chi è “Filh” oggi?
Oggi sono una ragazza che ama cantare e scrivere canzoni, che sa che la musica è la sua arte, il suo modo di esprimersi.
Mi destreggio tra mille impegni e difficoltà e da autodidatta ho ancora moltissime insicurezze, ma faccio del mio meglio per continuare questo percorso, con i miei strumenti e i miei tempi.
Dove, invece, vuole arrivare?
Vorrei semplicemente che la musica diventasse un lavoro. Vorrei superare le mie paure e sentirmi una musicista e un’artista apprezzata in tutto e per tutto.
Grazie per la disponibilità. Un caro saluto
Grazie a voi per l’opportunità e complimenti per il vostro lavoro che svolgete con gli artisti emergenti!