L’artista livornese ci racconta “Panorama +”, il suo nuovo album.
In più di 1 anno e mezzo di operato, noi di La Freddezza Music abbiamo avuto occasione di entrare in contatto e di conoscere il mondo di tantissimi artisti. Post informativi, approfondimenti ed interviste per centinaia e centinaia tra cantautori, rapper, produttori, musicisti, presentati ai nostri utenti, e a chi ci segue.
Con alcuni dei quali, il “legame” è proseguito per molto; uno di questi è senza dubbio Tacøma.
Il progetto Tacøma, nella persona di Gabriele Centelli, è uno di quelli a cui noi di La Freddezza Music, siamo più legati.
Dopo essere stato protagonista dell’episodio 85 di #LFMConsiglia (26 maggio 2020) con il pezzo “Nudi sul parquet“, abbiamo avuto il piacere conoscerlo meglio attraverso l’intervista inserita nel numro 6 del nostro magazine (luglio 2020).
Successivamente è stato uno dei protagonisti del “La Freddezza Music Show”, con una fantastica versione proprio di “Nudi sul parquet” La Freddezza Music Show (disponibile sul nostro canale YouTube”).
A tutto ciò si aggiunge il “Premio della critica 2020” assegnato dai membri del nostro staff alla fine dello scorso anno, nell’ambito dei “La Freddezza Music Awards 2020“.
Lo abbiamo contattato nuovamente, per parlare con lui di “Panorama +”, il suo nuovo album uscito il 16 aprile 2021.
Ciao Gabriele. E’ passato un anno dalla nostra precedente chiacchierata (inserita nel numero 6 del nostro magazine pubblicato nel luglio 2020). Come hai vissuto questo periodo “particolare”?
Ciao! Ho cercato di viverlo nel miglior modo possibile, lasciandomi ispirare dal quotidiano e dalle piccole cose. Ho cercato di mantenere sempre alto il focus sulla mia musica e sulla mia scrittura. In questo modo sono riuscito a pormi nuovi obiettivi e creare nuove esperienze e possibilità, artistiche e non.
Entriamo nel merito della tua importante ultima uscita, “Panorama +” il tuo primo album. Cosa rappresenta per te?
“PANORAMA +” è il frutto di questi ultimi due anni di vita, di lavoro, di formazione, di evoluzione. Vado a fondo tra i miei ricordi, i sogni, le speranze, le delusioni, le emozioni. Con queste dieci canzoni è un po’ come guardarsi nudi allo specchio cercando le risposte dentro di noi, un po’ come una ruota panoramica sulla mia vita. Il “+” significa poi andare oltre, spostare il proprio io oltre le possibilità dell’occhio umano e dei limiti naturali.
Ti va di raccontarcelo traccia per traccia?
Certo.
Partiamo con “Infrangersi“.
E’ il secondo singolo tratto da PANORAMA +. E’ una delle mie preferite, perché nella parte musicale pervade un’atmosfera un ‘90s nostalgica in chiave moderna con una finalone elettronico atmosferico. Una opening track perfetta per un disco di questo tipo. Un album moderno e catchy ma anche ricco di contenuti e di ricerca musicale.
Passiamo a “Sotto la pioggia“.
E’ il primo singolo del disco. Uscito in autunno scorso dopo quasi 10 mesi che non pubblicavo niente. Potrebbe essere fuorviante perché ha una vibe funky/r’n’b che non si ritrova spesso nel disco ma ho voluto osare, sperimentare, senza pormi alcun limite di genere. E’ un pezzo decisamente black e ne vado fiero. Un pezzo tutto da cantare e ballare.
Proseguiamo con “Come se“.
Terzo e ultimo singolo estratto dall’album. E’ la ballad struggente. Ritornellone da cantare fino a perdere la voce e magari pure una lacrima alla fine per completare l’opera.
E’ la volta di “Mai +”.
“Mai +” è una delle canzoni più rappresentative dell’album perché sia a livello musicale che a livello testuale concentra tutto il mood che pervade “PANORAMA +”. E’ una canzone venata di malinconia ma con una gran voglia di riscatto, è ricca di narrazione e consapevolezza. In più è suonata e arrangiata proprio come una vera band.
Cosa ci dici, invece, di “Disco novanta“?
E’ un pezzo dance dalle atmosfere notturne con un ritornello molto orecchiabile che ti entra subito in testa. E’ uno dei miei brani preferiti del disco, perché anche la parte testuale è ricca di contenuti e spunti che invitano ad una riflessione sul momento storico che viviamo.
E di “Solo una scusa“?
“Solo una scusa” è nata perché volevo fare un brano dalle vibes hip/hop moderne senza cadere nel banale. Il feat con Missey poi è nato in modo del tutto naturale, condividendo con lei sia lo stesso management che gli stessi gusti musicali.
Siamo arrivati a “Orientamento“.
Come in “Sotto la pioggia” anche qua ho voluto di nuovo sperimentare con le atmosfere black/r’n’b/funky. Forse una delle canzoni più luminose del disco, dedicata ad una persona speciale.
Andiamo avanti con “Tempi bui”
E’ la canzone preferita di mia madre [ride]. A parte gli scherzi, sono molto legato a questo brano soprattutto per la parte testuale, a mio avviso uno dei più riusciti dell’album. “Come stai è la frase che sento dire più spesso senza un motivo perché lo sai in realtà non interessa a nessuno”. What else?
Passiamo al brano “Sex Toy“
Un brano spacca club. Parte in sordina per poi sfociare in una dance collettiva ma sempre mantenendo una certa eleganza. Per far vibrare gli impianti dei locali e i cuori delle persone. Nel testo c’è molto sarcasmo, auto ironia, no sense.
Infine, concludiamo con “Certe volte“
La chiusura del disco che desideravo. Pianoforte, voce, atmosfere, minimalismo, eleganza, geometrie. Per alcuni potrebbe essere triste, per altri potrebbe significare semplicemente una “rinascita”.
Lasciamoci con un augurio; cosa auguri a Tacøma?
Sicuramente di suonare tanto dal vivo. E’ la cosa che più manca attualmente. La mia musica è fatta sì per essere ascoltata, pensata, ragionata, ma anche per essere portata e vissuta dal vivo, cantata e ballata insieme in un vortice di emozioni.