Intervista – La musica come viaggio: Joshua

Intervista al protagonista dell’episodio 286 di #LFMConsiglia, dell’8 dicembre 2021

Joshua Bale, in arte Joshua, è un giovane e talentuoso artista nato a Rimini il 14 agosto 1995.
Grazie alla fortuna di essere cresciuto in una famiglia di creativi, si avvicina in giovane età nel mondo della musica, in particolare alle percussioni.
Dopo i primi approcci al mondo rap scopre poi le potenzialità della sua voce , che lo
farà avvicinare anche di più al mondo delle melodie.
A 18 anni lascia Rimini per andare a vivere a Milano dove insieme a Zin AK
BES(autore), Yazee(produttore) e Sedd (produttore) comincia a lavorare ai suoi primi
progetti.
Disponibile dal 5 novembre 2021, “MQ2” (prod. Sedd) è il suo nuovo singolo.
Si tratta brano dallo spirito black e caratterizzato da un mood soul e una voce profonda quanto l’anima dell’artista che ha dato vita a questo brano.
Joshua incanta per sound e sonorità nere, bassi cavernosi, confermandosi così un eccezione nel pamorama del pop italiano.

“Il corpo è la casa dell’anima.
In questa canzone ne ho voluto descrivere ogni metro quadro, ragionando su ciò che le persone si aspettano di trovarci dentro”.

Joshua afferma con queste sue parole quanta siano difficili da abbattere le mura del pregiudizio per liberarsi dalle armature e mostrarsi così nelle proprie fragilità.
Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.

Ci racconti come, quando e perchè ti sei avvicinato al mondo della musica?
Mi sono avvicinato al mondo della musica in giovane età , vengo da una famiglia di musicisti. Quindi non so dirti un’età vera e proprio ti so dire che ho iniziato con le “congas “ di mio padre che sono delle percussioni. Quello è stato il mio primo passo nel mondo della musica.

Esiste un artista, un album e/o un brano che hanno contribuito nel portarti ad intraprendere questa strada?
Sono cresciuto con tantissime influenze musicali, e con tantissimi generi diversi che mi hanno accompagnato fino a oggi. Non c’è un album o un brano vero e proprio che  ha contribuito a farmi prendere questa strada. Per lo più ti direi tanti album e tanti brani a partire da Michael Jackson a James brown, da R.kelly a Camron o un Luther Vandross; ce ne sono stati veramente tanti.

Come descriveresti la tua musica?
La descrivo esattamente dandogli il titolo “un viaggio“; ogni mio singolo è nato davvero da un’idea, ossia quella di trasportare chi lo ascolta. 

Ci racconti “MQ2“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale?
“MQ2” nasce dal desiderio creare un pezzo introspettivo ma, all’inizio, sembrava diventare troppo lungo e complicato. Quindi abbiamo deciso di creare un parallelismo e di descrivere questo viaggio introspettivo con delle immagini, dove la “casa” in realtà sono io. 

Nuova musica in vista? A cosa stai lavorando?
Nuova musica sempre in vista; stiamo a lavorando a qualcosa che presto sentirete, ma per ora è presto per parlarne.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Sono all’inizio di un progetto e ho ancora un sacco da dire quindi prima di pensare a collaborazioni, sto cercando di prendere molta più confidenza con me stesso per riuscire a tirare fuori ancora più cose; però ho qualcuno nel mirino.

Su quale palco, invece, sogni di esibirti?
Penso che San Siro sia il sogno di chiunque, ma io spero anche di poter fare qualcosa all’estero.

Dove ti vedi tra 5 anni?
Mi vedo nei top 10, ho ambizioni molto grandi. 

Grazie, è stato un piacere.
Piacere mio, grazie a voi.

Profilo Spotify dell’artista

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