Intervista alla protagonista dell’episodio 316 di #LFMConsiglia (14 marzo 2022) e vincitrice del Premio della Critica del mese di Marzo 2022.
Claudia Maccechini, in arte Claudym, è una talentuosissima cantante e illustratrice milanese.
Nel 2015 inizia la sua carriera artistica approcciandosi al mondo delle miniature – minuscole illustrazioni del formato di 10-30 mm – e decide di conciliare quest’arte poco diffusa con la cultura di massa, realizzando soggetti legati al mondo pop (da Darth Vader a Freddy Mercury, da Mario Bros alle Jordan 1).
In breve, i suoi lavori ottengono grande successo e il suo talento la porta a collaborare con brand come Lavazza, Adidas, AwLab, Vans e Superga.
Da sempre appassionata di musica, esordisce nel mercato discografico nel 2018 con la pubblicazione del suo primo singolo “One”, inserito nella playlist ufficiale di Spotify “Italians do it better”.
Nel febbraio del 2020 pubblica il suo primo pezzo in italiano “La parte peggiore di me”, che la impone all’attenzione dei principali media italiani, e a inizio 2021 entra ufficialmente nella scuderia di Island Records, con cui la poliedrica artista dà il via al suo nuovo percorso musicale pubblicando i singoli “Nightmare”, con cui attira l’attenzione al punto da essere stata nominata da MTV “Artista del mese” di marzo, “Tempo”, “Limbo” e “Razzi Arpia Inferno e Fiamme”, cover del brano del Verdena di cui Claudym ha scelto di dare un’interpretazione personale dando prova di essere una sperimentatrice musicale instancabile e prolifica, desiderosa di mettersi in gioco e senza paura di osare.
Disponibile da venerdì 11 marzo 2022, “Come” (Island Records) è il suo nuovo singolo.
Nel brano l’artista racconta della sensazione di smarrimento che si prova quando si perde la testa per qualcuno, quando ci si espone lasciando cadere anche l’armatura che si indossa per celare il dolore accumulato in passato.
Per conoscerla ancora meglio, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “Come”, il tuo ultimo brano. Ti va di raccontarcelo?
“Come” è un brano al quale sono tanto affezionata, perché esprime molto bene le mie due metà: la parte emotiva e delicata e quella più potente e caotica. L’ho scritta quasi un anno fa ed è passata per varie mani prima di trovare il suono esatto che avevo in mente. Mi richiamava gli anni ’90 e questo salto indietro nel tempo ha poi influenzato anche la scrittura, risvegliando vecchie emozioni e ricordi.
Dal momento della sua uscita, “Come” ha suscitato tantissimi pareri positivi. Ti aspettavi questo ottimo riscontro?
Ci speravo e ne sono super contenta! Sono molto critica coi miei pezzi, tendo a non riascoltarli una volta usciti, ma a questo ho sempre voluto un bene particolare. Mi emoziona quando lo sento.
Facciamo un passo indietro. Ci racconti i tuoi primi passi nel mondo della musica?
Sono stati totalmente random. Non avevo mai condiviso con nessuno la passione per la musica, i miei amici facevano tutt’altro, quindi ero completamente sola, priva di conoscenze, senza sapere bene dove andare, che fare, ecc. Ho portato poi i miei primi brani in studio da Mastermaind e da lì ho continuato passo dopo passo. Devo dire che nonostante questo ho continuato ad essere un po’ solitaria e con pochissime conoscenze nel mondo della musica. Questo ha sicuramente reso le cose più complesse ma mi rende molto orgogliosa delle opportunità che poi ho avuto. Vorrei dare fiducia a chi inizia e si sente spaesato.
Fino ad oggi, quale reputi essere il momento più importante, del tuo percorso artistico?
Sicuramente la firma con Island Records. Mi ha letteralmente svoltato il percorso, dandomi le opportunità e il supporto che speravo di ottenere.
Se dovessi raccontarla ad un ascoltatore che si imbatte per la prima volta in un tuo pezzo, come descriveresti Claudym e la sua musica?
Un caos di emozioni.
Esistono degli artisti a cui ti ispiri?
Tanti artisti, perché cerco in ogni pezzo che scrivo delle sfumature diverse da mischiare al mio sound. Quelli ai quali mi sono ispirata sono quelli nei quali ho rivisto me stessa, al massimo potenziale, e grazie ai quali mi sono sentita capita. Sicuramente i Twenty One Pilots, Girl In Red, Upsahl, ma in altri brani inediti sento anche i Prodigy, i Chemical Brothers e altri ancora.
Con chi, invece, sogni di collaborare, un giorno?
Un bel po’ di artisti perché amo i contrasti sonori. Tra i più grandi, Cremonini.
Qual è il punto di arrivo che ti sei prefissata?
Mi sono abituata a ragionare per piccoli step ma con l’obiettivo di arrivare il più in alto possibile. Cerco di curare ogni dettaglio ed impegnarmi al massimo per quello che mi aspetta nei mesi successivi, alzando man mano l’asticella.
Prima di salutarci, prossimi passi? A cosa stai lavorando?
Nuova musica che non vedo l’ora di farvi sentire, un po’ di sorprese e live.
Grazie per la disponibilità, è stato un grande piacere.
Grazie a voi!
Profilo Spotify dell’artista