Intervista al protagonista dell’episodio 250 di #LFMConsiglia, del 6 settembre 2022.
Francesco Del Conte nasce a Bologna nel 1997.
Si avvicina, ai tempi delle superiori, all’hip hop muovendo i suoi primi passi nella mondo della musica partecipando ad eventi locali.
Fonda e cresce con diverse crew giovanili, sviluppando parecchio materiale indipendente con diversi pseudonimi: Kush, Kusharelli, Relli, Relli Wanna Mic, finendo per adottare il nome Bobby Wanna.
È appassionato di Street Wear e per vari anni cerca di assemblare idee che lo portano a creare il marchio indipendente Voodoo Brand, prendendo spunto dalle correnti di moda più underground.
Il cambiamento coincide con l’inizio di un nuovo percorso artistico tra Bologna e Milano, assieme al suo produttore Dario Pruneddu, con il collettivo HMCF.
I primi singoli escono nel 2020 (“Voodoo“, “Cose da Pazzi”, “Porto Venere”).
Nel suo percorso le sono diventate progressivamente più elettroniche, mantenendo comunque un’attitudine hip hop ma con una maggiore ricerca nelle melodie.
Bobby si chiude in studio per un anno senza far uscire nessun brano, per lavorare a nuove idee. Il suono diventa più maturo, mischiando generi e influenze, dando vita a un progetto musicale poliedrico e sperimentale.
Da questo periodo di studio e ricerca, nel 2021, vengono alla luce i pezzi “Tosse Tosse Tosse“, “Giuda” (brano inserito nell’episodio della nostra rubrica #LFMConsiglia, a lui dedicato) e “Quando Fuori Fa Buio“.
Nel 2022 è la volta di “LACRIME D’ORO“, “MARE” e “FOLLI“, singoli che anticipano l’uscita di
“CATRAME” il suo album, disponibile dall’1 luglio 2022.
Il progetto, sin dal momento della sua uscita, accumula consensi mettendo insieme centinaia di migliaia di ascolti su Spotify.
Di questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.
Partiamo da “CATRAME“, il tuo album. Cosa rappresenta, per te, questo progetto?
Volevo chiamare l’album “Catrame” per dare un senso di ruvidezza, di torpore. Il sound è molte volte sporco e rappresenta spesso contesti urbani. Il Catrame è ciò che vivo tutti giorni, ciò che respiro e ciò che fumo.
Tra i brani presenti in tracklist, ne esiste uno che rappresenta al meglio l’album, più degli altri?
Non c’è un brano che fa da manifesto. Diciamo che l’idea era quella di cominciare con “DRAFT” per dare un senso di cambiamento repentino, di svolta durante l’ascolto dei brani. È una costante ricerca di luce il disco.
Dal momento della sua uscita, i brani di “CATRAME” hanno messo insieme centinaia di migliaia di stream su Spotify. Ti aspettavi questo successo?
Non mi aspettavo assolutamente questo riscontro ma bisogna andare avanti senza fermarsi a un risultato.
Progetti futuri? A cosa stai lavorando?
Attualmente sto lavorando ai miei progetti paralleli; a Voodoo che è il mio marchio di streetwear e a un progetto con Dirty Socks, la mia crew.
Facciamo un passo indietro. Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Mi sono avvicinato alla musica grazie ai miei amici di sempre con cui ho cominciato a fare freestyle: Corei [artista del mese di marzo 2022, del nostro portale ndr], Tibe e Gaucho139. Fin da piccoli ci siamo buttati a capofitto nel mondo dell’hip hop, tra jam , battle di freestyle e graffiti. Ho sempre ascoltato tantissimi dischi e ho cominciato il diggin spulciando nei vari negozi bolognesi.
Tra i tanti momenti di grande importanza vissuti nel tuo percorso, fino a questo momento quale reputi essere il più significativo?
Non c’è un momento significativo per eccellenza. Sicuramente mi è stato utile capire che con la musica si pu esprimere in qualsiasi modo qualsiasi concetto, senza barriere sonore o verbali.
Mettiti nei panni di un ascoltatore che per la prima volta si imbatte in un tuo brano. Come descriveresti Bobby Wanna e la sua musica?
Descriverei la mia musica come autobiografica a riflessiva. A volte come musica rabbiosa e istintiva. Altre volte come malinconica e “agrodolce”.
Feat. dei sogni?
Kanye West.
Palco dei sogni?
Stadio Renato dall’Ara.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Non ne ho idea. Lascio che le cose facciano il loro corso mettendoci tanto del mio.
Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi e viva il lupo!
Profilo Spotify dell’artista
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