Intervista al protagonista dell’episodio 310 di #LFMConsiglia, dell’1 marzo 2022
Tha Genio, al secolo Gennaro Casolaro, nasce a Napoli nel 1995.
Muove i primi passi nella musica alla fine del 2005, scrivendo testi senza mai registrarli.
Successivamente decide di incidere i suoi pezzi arrivando, negli anni, a pubblicare svariati brani.
Nel 2020, poi, uno dei momenti di maggiore rilevanza per la suca crescita artistica e personale, con la più che positiva partecipazione alla 14^ edizione di X Factor. Il suo percorso si interrompe alla fase dei Bootcamp, dopo aver superato brillantemente le audizioni con i “4 sì” della giuria.
All’esperienza nel talent targato Sky, segue l’uscita di nuova musica, tra cui “Wa Ma“, brano con cui ve l’abbiamo presentato all’interno del nostro portale, nell’episodio 310 di #LFMConsiglia dell’1 marzo 2022.
Disponibile, invece, dal 27 dicembre 2022, “Malasuerte” è il suo ep.
Per conoscere ancora meglio lui e la sua musica, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ci racconti il tuo percorso artistico, fino a questo momento?
Ho iniziato a far musica già a piccolo grazie a mio padre che mi ha trasmesso la passione. Dopo il cambio di voce in adolescenza avevo abbandonato il canto poichè non riuscivo più a toccare le note alte; poi, grazie ad un mio amico che ascoltava rap, iniziai ad ascoltare alcuni brani di rapper italiani/americani e mi appassionai al genere perchè mi permetteva di poter cantare senza avere particolari doti canore, di poter scrivere quello che avevo dentro nella maniera più nuda e cruda.
Negli anni, crescendo, ho trovato la mia dimensione nell’R&B, grazie ad alcune lezioni di canto sono riuscito a padroneggiare la mia voce e ritornare sul cantato, switchando dalla musica rap all’R&B, che è il mio genere preferito.
Quale la tappa più significativa?
Sicuramente, ad oggi, la tappa più significativa si è consumata nel 2020 ad X Factor; durante quell’esperienza ho capito tutti i limiti che avevo ai tempi ed ho iniziato a studiare canto per migliorarmi, soprattutto dal punto di vista delle perfomance live.
Quali sono i tuoi modelli di ispirazione?
Se parliamo di rap, uno su tutti Marracash, ad oggi è l’artista che mi trasmette di più e la sua scrittura è di gran lunga quella che preferisco; subito dopo direi Lazza, melodicamente (non che testualmente sia da meno) è uno dei migliori in Italia e prendere ispirazione da lui non mi dispiace affatto.
Se parliamo di R&B, poichè in Italia penso sia un genere che viene calcolato poco, devo per forza citare artisti americani (che in realtà strizzano molto l’occhio al pop) come Chris Brown, su tutti, Tory Lanez, The Weeknd, Bryson Tiller, PartyNextDoor, Ty Dolla Sign e molti altri.
Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Non vorrei rispondere con una frase banale ma la musica è la mia unica valvola di sfogo, è un pò come la luce lungo un buco nero. Riuscire a lavorare con la musica per me sarebbe un traguardo veramente importante, non faccio musica per le “chain”, i soldi o per dare sfogo al mio ego, lo faccio per rivalsa personale, per coronare il famoso “sogno nel cassetto”.
“Malasuerte” è il tuo ep uscito a fine 2022. Cosa rappresenta per te, questo progetto?
“Malasuerte” è un EP sperimentale, ogni brano è diverso dall’altro, ci sono brani in italiano, altri in dialetto, altri sia in dialetto che in italiano, ma la diversità è nelle sonorità.
Oltre a voler dimostrare di poter affacciarmi su più generi, il mio obiettivo fondamentale era testare il dialetto su generi diversi, come ad esempio il pop vaporwave o la stessa “Malasuerte” che ha sonorità trappeton/raggaeton.
Si possono notare dai brani le mie influenze musicali.
Oltre il brano omonimo che, in quanto titletrack immaginiamo incarni molti degli aspetti principali, quale tra gli altri brani presenti nella tracklist, pensi rappresenti al meglio, l’intero ep?
In realtà essendo un EP sperimentale e dunque ogni traccia è musicalmente diversa, non mi sento di affidare ad un unica traccia il compito di fare da manifesto, posso però dire che ci sono due brani che preferisco quali “Wa Ma” ed “Ora No“.
Guardando avanti, progetti futuri?
In cantiere ho tanti brani da far uscire, molto diversi dall’ep; sono brani R&B/soul in dialetto, stilisticamente molto simili a “Si me vulive“.
Quali, invece, i sogni?
Il sogno principale è quello di riuscire ad affermarmi nel panorama musicale italiano, soprattutto con la musica R&B e, perchè no, farlo in dialetto.
A proposito di sogni, con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
In Italia Lazza su tutti, se proprio dovessi sceglierne uno soltanto Chris Brown.
Fatti un augurio, per il futuro.
L’augurio che posso farmi è quello di far cantare in dialetto anche le persone di Bolzano, impresa ardua ma proviamoci.
Grazie per la disponibilità ed in bocca al lupo per tutto.
Grazie mille per la chiacchierata, perchè sono io a ringraziarvi, è stato veramente un piacere. Crepi il lupo!
Profilo Spotify dell’artista.