Intervista al protagonista dell’episodio 439 di #LFMConsiglia del 13 aprile 2023.
Francesco Licciardello, in arte Idola nasce, il 23 Maggio 2003.
Nel corso del suo percorso artistico si affaccia al mondo indie con i approcci alla scrittura, che lo portano, nel 2020, a pubblicare il suo primo singolo dal titolo “Sei Il Silenzio”, seguito da “Inutili Pezzi Di Carta”, con cui accresce la sua notorietà fino a stringere collaborazioni in tutta Italia.
Nella primavera del 2021, Idola rilascia il singolo “Luna Park”, incentrato sul divario e sull’incomunicabilità tra il mondo artistico e quello ordinario.
Dopo aver concluso l’anno pubblicando il singolo dal titolo “Tu Ed Io”, Idola inaugura il 2022 con “Piango Musika” in collaborazione con Eros, che raggiunge in meno di un mese i 20.000 ascolti. Nel singolo estivo “Multiverso”, Idola mischia influenze elettroniche al suo sound indie. “Sei Il Silenzio-Remix” chiude il cerchio del 2022, per dare inizio a un nuovo percorso inaugurato dal nuovo singolo “Vita Distorta” (brano con cui l’abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale).
Per conoscerlo ancora meglio, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.
Quando, come e perchè hai iniziato a fare musica?
In realtà è da quando sono nato che ho la passione per la musica. Già verso i 6/7 anni, usando una vecchia tastiera, scrivevo le mie prime canzoni sui quaderni che, di solito, si usano per disegnare.
Però, a livello proprio professionale, ho iniziato come autodidatta a 8 anni con la chitarra per poi prendere lezioni di canto, chitarra e basso, che sono gli strumenti nei quali sono un professionista; poi, con i 12 anni di lezioni, ho imparato a suonare un po’ tutti gli strumenti, infatti oggi mi definisco un polistrumentista.
Ho iniziato perchè sentivo che la musica era (ed è) l’unica cosa che mi distoglieva da tutti i pensieri; poi, piano piano, mi ci sono immedesimato e l’ho fatta diventare un vero e proprio lavoro.
Esiste un artista, un album e/o semplicemente un brano che ti ha portato ad avvicinarti a questo mondo?
A parte Ed Sheeran, che mi ha incantato fin da piccolo per la sua bravura ma sopratutto per la sua umiltà nel fare musica e nel gestire il successo, non c’è un effettivo artista o brano musicale che mi ha spinto ad iniziare. Avendo studiato per 12 anni musica ho toccato più o meno tutti i generi musicali più importanti, focalizzandomi a 360 gradi con tutto il mondo della musica, e poi ho scelto l’Indie come genere che faceva per me.
Esistono, invece, degli artisti da cui trai ispirazione?
Gli artisti al quale mi ispiro invece sono parecchi; essendo il mio genere Indie sicuramente i 2 ai qualoi mi sono ispirato di più sono Coez e i Pinguini Tattici Nucleari, anche se nella mia musica ci sono influenze anche di Fulminacci e Gazzelle.
Al di fuori del genere Indie, io cerco di mischiare influenze con altri generi, quindi inserendo anche metodi vocali come quelli di Elton John o Stevie Wonder, o magari basi con chitarre distorte, come l’ultimo singolo (“Vita Distorta“) che riprende un po quello stato d’animo punk dei Green Day.
Proprio riguardo la tua musica, come la descriveresti a qualcuno che si imbatte per la prima volta in un tuo brano?
Le mie canzoni e la mia musica gliele descriverei come dei semplici pezzi di me, un modo per conoscermi, per scoprire qualcosa di nuovo su di me, cose nuove nel quale poi magari ci si può ritrovare anche l’ascoltatore.
Veniamo a “Vita distorta“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale. Ti va di raccontarcelo?
“Vita Distorta” è un pezzo che ti fa dire “Idola ma che ti eri bevuto mentre la scrivevi?”.
Un pezzo che parla di verità, che parla di quello che ho vissuto da musicista e di quello che ho visto con gli occhi da cantautore, un pezzo che ascolti quando sei incazzato in macchina e hai voglia solo di cantare fino a non sentire più i tuoi pensieri ma, sopratutto, un pezzo che racchiude quel mio modo di prendere sempre il tutto con un sorriso, senza mai perdersi d’animo, anche quando ti sembra di vedere tutto un po’ distorto.
È una canzone che tocca un po’ dai temi che tratto di solito ma proprio perchè racconta, come detto, la mia visione del mondo e di come ho gestito e gestisco la mia vita musicale, i live, le interviste ecc…
In quanto ultima uscita, “Vita distorta” è sicuramente un pezzo che vale molto, per te e per il tuo percorso artistico. Tuttavia, guardando indietro, a quale altro tuo brano (pubblicato in passato) sei particolarmente legato?
Ogni mio brano rappresenta una parte di me stesso e un pezzo della mia storia, quindi in realtà oltre all’ultimo singolo sono tutti brani al quale sono legato.
Tuttavia c’è un singolo che ha un significato molto importante ed è forse il singolo piu serio che io abbia mai scritto, ossia ‘’Luna Park’”; questa canzone parla di come vengono visti tutti gli artisti, dal musicista, al pittore, al pagliaccio ecc.,. da parte del punto di vista delle persone che invece non si occupano del mondo artistico e, a volte, lo screditano.
Quali saranno i prossimi passi del tuo percorso?
Per il continuo del progetto Idola le idee sono tante. Sia io che il team stiamo lavorando a nuove canzoni, nuove collaborazioni ecc; spero di poter condividere al più presto il tutto.
Più a lungo termine, quali sono gli obbiettivi che ti sei prefissato?
L’uscita di un album con un sacco di nuovi singoli ma sopratutto parecchi live in giro per l’Italia, così da condividere il mio modo di fare e di vedere la musica con più persone possibili.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare un giorno?
Sicuramente i Pinguini Tattici Nucleari, essendo un gruppo che io stimo tanto e nel quale ritrovo il mio stesso percorso artistico, mi piacerebbe un giorno anche solo cantare un pezzo al volo con loro e magari condividere qualche idea comune.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Tra 5 anni spero semplicemente di vedermi felice e soddisfatto a livello personale e di aver condiviso con chi mi ascolta tutte le mie idee che ho al momento e, sopratutto, di aver trasmesso tutto il mio amore per la musica e per l’arte.
Grazie per la bella chiacchierata, in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi per la splendida intervista, ma sopratutto grazie a tutte le persone che la leggeranno, ci vediamo presto!
Profilo Spotify dell’artista.