Intervista esclusiva a Santi, giovanissimo artista, protagonista dell’ultima edizione di X Factor.
Nuovo appuntamento con “Special Guest” (per la prima volta in veste di intervista), la rubrica che, nel corso delle varie uscite del nostro magazine, ci presenta elementi di spicco del panorama musica emergente. Oggi conosciamo meglio Santi.
Filippo Santi è un cantautore bolognese classe 2002. Ha attirato su di sè consensi e grande interesse, in virtù della sua brillante partecipazione all’ultima edizione di X Factor 2020, nella squadra Under uomini capitanata da Emma Marrone.
Ai live Filippo Santi ha presentato l’inedito “Bonsai” prima, canzone dal testo profondo che ha conquistato i giudici e convinto il pubblico da casa, e “Morrison“ poi (anch’essa molto apprezzata).
Per conoscerlo meglio, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda alle quali, il giovane talento bolognese, ha risposto con grande disponibilità.
Ciao Santi. Grazie per averci concesso questa intervista.
Partiamo dal principio, dove tutto è iniziato. Ci racconti come è avvenuto il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Ciao, grazie mille a voi per l’invito.
Sono nato in una famiglia di musicisti, la musica ha sempre avuto un posto di rilievo nella mia vita fino a raggiungere il primo posto.
A 6 anni mio padre mi regalò il mio primo basso, ricordo quel giorno come fosse ieri.
A 8 anni già suonavo la chitarra con mio fratello (con cui ora lavoro), divertendomi a cantare canzoni in inglese maccheronico imitando i miei idoli di allora.
Con il passare del tempo mi sono sempre più concentrato sulla mia voce che considero lo strumento principale per comunicare con le persone.
Faccio fatica a trovare ricordi specifici di un primo incontro con la musica, è sempre stata con me, mi ha accompagnato in tutte le fasi della mia vita.
Cosa vuol dire per te fare musica?
Comunicare, emozionare e divertire. Riuscire a trasmettere sentimenti che senza la musica avrei difficoltà a condividere.
Quali sono i tuoi modelli di ispirazione?
Il contatto con la natura. Ascoltare le persone ed estrapolare le loro storie per raccontarle nelle canzoni.
Quale artista, invece, del panorama attuale vedresti bene come feat. in un tuo brano?
Il mio sogno sarebbe Cesare Cremonini, come ormai sanno tutti. Sicuramente mi piacerebbe anche entrare in contatto con la realtà romana, che reputo tra le più interessanti al momento.
Quanto è stata importante, per te e per la tua crescita artistica misurarti in una realtà come quella di X-Factor?
Sicuramente il percorso di X-Factor mi ha formato. E’ stato come percorrere un’autostrada della musica per qualche chilometro.
Per me è stata un’esperienza fondamentale, mi ha consentito di lavorare con grandi professionisti che mi hanno aiutato molto a trovare una mia cifra stilistica. E’ un’esperienza che ha confermato e radicato in me la voglia di proseguire proprio per questa strada.
Il ricordo più bello che ti porti dietro da questa esperienza?
Il ricordo più bello che mi porto dietro è senza dubbio il primo live.
Trovarmi a 18 anni in uno dei palchi più importanti , mi ha fatto provare un emozione indescrivibile, che spero di riprovare presto.
Abbiamo imparato a conoscerti con “Bonsai” e “Morrison” i due pezzi che hanno accompagnato la tua esprienza all’interno del talent firmato sky. Ci sono altri singoli in uscita?
Da quando sono uscito dal programma, mi sono messo subito al lavoro.
Ho tantissimi pezzi pronti che non vedo l’ora di farvi ascoltare, purtroppo il periodo non aiuta, ma presto sentirete parlare di me, promesso.
Guardando più avanti, quali sono i tuoi progetti a lungo termine?
E’ una domanda difficile di questi tempi, l’unica cosa di cui sono certo è che la musica sarà la protagonista del mio futuro.
Ho messo in tavola tante carte, sto studiando e lavorando sodo, con la speranza di poter presto tornare sui palchi , in mezzo alla gente che è la cosa che mi permette di esprimermi al meglio.
Grazie mille per la disponinbilità, un saluto da tutta la redazione de “La Freddezza Music”.
Grazie a voi e a presto.
Viva la musica.
Una opinione su "Intervista – Emozionare e divertire: Santi"