Abbiamo fatto qualche domanda a Raffaello Canu, un rapper, beatmaker e writer conosciuto con i nomi d’arte di Caneda e Cano.
In questo numero del nostro magazine, abbiamo il piacere (e l’onore) di poter avere, come special guest, un grandissimo artista che di certo non ha bisogno di presentazioni: Raffaello Canu, Caneda.
L’artista è un nostro “vecchio amico”; nell’ottobre 2020, infatti, ha partecipato come ospite al “La Freddezza Music Show” (il videoconcerto creato in occasione del primo compleanno del nostro portale, disponibile sul canale YouTube “La Freddezza Music”) con una bellissima dedica.
Lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda, nella quale ha ci ha parlato di sè, del suo ultimo ep “Cresciuto tra i lupi” della sua carriera e del suo progetto artistico come “Cano”.
Innanzitutto grazie per averci concesso questa chiacchierata.
Partiamo dall’attualità. “Cresciuto tra i lupi”, il tuo nuovo progetto. Come mai hai scelto questo titolo?
Perché vivo e ho sempre vissuto in ambienti con brutte persone ,le bestie non sono gli animali sono gli uomini.
Quale tra i brani presenti all’interno, indicheresti come “brano manifesto” dell’ep?
Credo il brano “Bambino”.
Facendo un passo indietro, a quale dei tuoi brani, editi e non, sei maggiormente legato?
Le mie canzoni sono la famiglia che mi manca,sono come figli,mi piacciono tutti.
Nel corso della tua carriera hai collaborato con tantissimi artisti. Quale, di queste esperienze, ricordi con maggior piacere?
Non saprei dirti, non so come descrivere queste esperienze, sono state tutte molto diverse tra loro.
Tornando al presente, più precisamente panorama musicale attuale, quale degli artisti arrivati ultimamente sulla scena, reputi essere più interessante?
Tutti i giovani artisti di oggi, sono molto bravi sia a livello tecnico che creativo; sono molto piu bravi di me alla loro età.
La musica è stato tra gli ambiti più colpiti dalla pandemia, con un immobilismo che ha condizionato tutti. Tu come hai vissuto questo anno così complicato?
Innanzitutto mi è molto spiaciuto per chi ha perso delle persone care.
A livello lavorativo, invece, non mi è cambiato molto, i lavori che faccio si sono trasferiti sul web da tanti anni.
La tua arte non si ferma alla musica, come molti dei nostri lettori sapranno. Caneda è anche Cano, un fantastico artista. Ci racconti di questo progetto?
Sì, ho altre attività tra le quali la pittura.
Ho iniziato lavorando in strada a 15 anni, per poi passare al mercato dell’arte e al circuito delle gallerie e dei musei.
Il nostro portale, come sai, è seguito da tanti giovani artisti che stanno cercando di entrare nel mondo della musica. Quello che vogliamo chiederti, prima di salutarci, che consiglio ti senti di dare?
Non mollate mai e dimostrate che il mondo si sbaglia.
La Freddezza Music 