Intervista – “Testate”, il primo tassello di Sergio Ruggeri

Sergio Ruggeri è un attore e cantautore romano classe ’94.
Dopo molteplici importanti esperienze su vari set come attore, appunto, per il tanto giovane quanto talentuoso artista è arrivato il debutto anche in campo discografico.

Disponibile dal 26 novembre 2021 (su Spotify e le altre piattaforme digitali), infatti, “Testate” rappresenta il suo primo singolo ufficiale.
Caratterizzato dalla sperimentazione e dalla ricerca di un suono nuovo ed unico, “Testate” lascia trasparire il grande talento di Sergio.
Timbro graffiante e penetrante, ottimo cantato ed una spiccata dote interpretativa, sono solo alcune degli elementi che balzano all’occhio, anzi all’orecchio, sin dal primo ascolto del brano.

Di questo e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui in questa intervista che, con estrema disponibilità, Sergio ha accettato di rilasciarci.

Ciao Sergio. Grazie per averci concesso questa intervista.
Partiamo da una domanda dall’ampio raggio, in modo da poter conoscere ognisfaccettatura del tuo talento artistico.
Ci racconti il tuo percorso, fino a questo momento?
Fino a questo punto del mio cammino mi sono dedicato alla recitazione, facendo esperienze utili e indimenticabili su diversi set. Il cinema mi affascina da sempre perché amo le storie e come vengono raccontate; starei ore ad ascoltare la storia di qualcuno che non conosco, è più forte di me.
Allo stesso tempo non posso fare a meno di scrivere. Scrivere per me è pace, ripulirsi, liberarsi, e quando ne sento il bisogno lo faccio, non importa dove, come e quando. Devo farlo, punto.
Quindi, tutte quelle cose che mi annoto su un foglio, o sulle note del cellulare, ad un certo punto diventano canzoni.
La musica mi accompagna in ogni momento, se sto bene, se sto male, credo un po’ come per tutti… non potrei fare a meno della musica nella vita perché mi fa stare con me.

Quale tappa del tuo percorso reputi essere, fino ad oggi, la più importante?
Sento ancora di doverla raggiungere, di questo ne sono certo. Non dico di non essere soddisfatto del mio percorso e di quello che ho, però sono consapevole di non aver fatto ancora “niente”.
So cosa voglio e spero di riuscire a fare quello che mi sono prefissato.

Ci hai parlato della sua importanza nella tua vita, ma cosa ti ha portato ad avvicinarti al mondo della musica?
La musica, come ti dicevo prima, mi ha sempre accompagnato fin da piccolo, è una cosa che ho sempre avuto vicino. A casa mia si è sempre ascoltata tanta musica, forse è grazie ai miei genitori e ai loro cantautori [ride]; poi ho iniziato a scrivere.

Esistono degli artisti, del panorama italiano o internazionale, dai quali trai ispirazione?
Di solito mi ispirano istanti della giornata che possono anche durare giusto il tempo di portare giù il cane, le cose semplici della quotidianità che però in realtà hanno un valore enorme.
Per quanto riguarda gli artisti, Califano è sicuramente uno di quelli che hanno inciso tanto, ma di ”mostri sacri” nel panorama musicale italiani, ce ne sono tanti altri (penso a Vasco o a Dalla, per esempio)
Per quanto riguarda l’estero, attualmente sono legato alla musica dei Glass Animals, il disco (“How To Be a Human Being) per me è un capolavoro.

Veniamo a “Testate“, il tuo brano di debutto. Cosa significa, per te, questo pezzo?
Testate” una canzone a cui tengo molto ma non una delle prime che ho scritto. L’ho scritta in un periodo in cui ero consapevole del “caos” che stavo vivendo, caos che ho saputo accogliere e trasformare da una parte in benzina per andare avanti, dall’altra in parole da scrivere. È una canzone sincera, inizio con lei. Spero vi piaccia.

Testate” è uscito da poco ma nel mirino c’è già tanta nuova musica. Cosa uscirà nei prossimi mesi?
Ho un EP pronto che non vedo l’ora di farvi ascoltare per intero, Testate” ne è il primo tassello. L’inverno, se vi va, lo passiamo insieme.

Attore, cantautore e tanto altro; il tuo percorso racconta il tuo talento multiforme, poliedrico, riescendo a tradursi e materializzarsi in molteplici determinazioni.
Esiste una componente che prevale, rispetto alle altre, nel “Sergio artista”?
Grazie per i complimenti, davvero. Una cosa che mi ha aiutato tanto credo sia la mia curiosità. Mi faccio sempre tante domande,forse troppe fino a sfociare nell’ansia [ride].

Guardando avanti, quali sono gli obbiettivi che ti sei prefissato?
Do tutto me stesso per fare le cose al meglio e so bene di dover affrontare questo percorso passo dopo passo. Un obbiettivo è sicuramente quello di urlare le mie canzoni insieme alla gente. Il più grande è vivere di questo!

Prima di salutarci, torniamo alla “sfera musicale” con una domanda classica: feat dei sogni?
Senza dubbio Motta.

Grazie Sergio, è stato un piacere.
Grazie a voi ragazzi, è stato davvero un piacere, anche per me.

Profilo Spotify dell’artista

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