Foto: Claudia Pajewski
Intervista al vincitore dell’edizione 2021 di Sanremo Giovani e protagonista sul palco dell’Ariston nel febbraio 2022.
Yuman, classe ‘95, nasce a Roma da padre capoverdiano e mamma romana.
Non ancora maggiorenne inizia a scrivere i suoi primi brani e si sposta, nel 2015, a Londra e Berlino, per continuare il suo percorso artistico e umano, immerso nei tessuti stimolanti delle due città.
Nel 2016 torna a Roma ed entra in contatto con la Leave Music, che se ne innamora e decide di produrlo, affiancandogli Francesco Cataldo come produttore artistico. Nascono nuovi brani e nel 2017 firma con la Leave Music e va in licenza Polydor/Universal Music.
Il 9 novembre 2018 esce “Twelve”, il primo singolo, mixato da Chris Lord Alge (Green Day, Muse, Joe Cocker), che entra in rotazione in radio fm come 102.5, Radio Deejay, Radio Rai e arriva in vetta ad alcune importanti playlist editoriali delle principali piattaforme di streaming.
A settembre 2019 esce disco d’esordio “Naked Thoughts”, ed il singolo “Run” viene inserito nella DSCVR New Music Italia di Vevo, la playlist dedicata ai nuovi artisti da tenere d’occhio. Grazie a “Run”, YUMAN viene notato anche in Germania: parte un tour estivo e viene ospitato dal Die Pierre M. Krause Show del network nazionale SWR3. Non solo. In primavera, Yuman è sulla copertina de Il Venerdì di Repubblica, assieme a Mahmood, Rancore e Chadia Rodriguez, MTV lo proclama “Artista del mese” e YouTube lo inserisce tra 10 artisti più promettenti del 2019. Nello stesso anno è uno dei pochi artisti italiani scelti dal prestigioso festival “South By Southwest” (SXSW), che si svolge ogni anno a Austin, in Texas.
A metà del 2021 pubblica il suo nuovo singolo, “I AM”, che presenta in Italia con un tour radiofonico e in collegamento virtuale con diverse emittenti inglesi (come London One Radio, Premier Radio, Chat and Spin Radio). Il brano viene poi trasmesso da radio fm in Italia e all’estero.
Il 15 dicembre 2021 si consuma uno dei momenti (ad oggi) più importanti del suo percorso, con la vittoria nella finale di Sanremo Giovani. Vince con il brano “MILLE NOTTI, superando due selezioni e distinguendosi tra le oltre 700 domande pervenute, diventando uno dei 25 Big che in gara a Sanremo 2022 con il brano “ORA E QUI“. Durante la partecipazione al Festival ha ricevuto il Premio Jannacci, assegnato dal nuovo IMAIE e dalla famiglia Jannacci che hanno così motivato la scelta: “un’interpretazione, definita dalla giuria, solida, e che saputo esaltare la ricercatezza armonica e l’eleganza del brano in gara al Festival”.
In questa intervista, concessaci dall’artista con grande disponibilità, abbiamo parlato con lui della sua esperienza sui palchi sanremesi, del suo passato e del suo futuro.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.
La vittoria di Sanremo Giovani prima, la fantastica partecipazione al “Festival dei big” poi. Due esperienze di grande impatto e risonanza. Quello che ti chiediamo è, cosa è cambiato dopo tutto questo?
Dopo la vittoria di Sanremo Giovani e il passaggio ai Big ho acquisito una maggiore consapevolezza: ho capito cosa sono e cosa potrei essere. È cambiato anche il mio modo di pensare la musica, si è evoluto.
Il ricordo più bello che ti porti dietro dall’esperienza sanremese?
Il ricordo più bello che mi porto di quest’esperienza è il percorso stesso. Tutto. È stato un cammino di crescita velocizzata.
Quando hai deciso di iniziare questo percorso aspirando ad un posto nella finale di Sanremo Giovani, ti saresti mai aspettato di raggiungere questi traguardi?
Mai, mai, mai, avrei pensato di riuscire ad arrivare lì, quindi è stata una super soddisfazione.
Facciamo un passo indietro. Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Sono sempre stato vicino al mondo della musica, l’ho sempre sentito dentro. È come se, da quando sono nato, esistesse un’attrazione costante tra me e lei, fatta – perchè no – di odio e amore.
Quali sono i tuoi modelli di ispirazione?
Mi piace un sacco di musica diversa, per questo i miei modelli d’ispirazione sono molteplici: dal Soul al Metal, da Stevie Wonder fino ai Rage.
Come descriveresti la tua musica?
Definirei la mia musica “in continua evoluzione”, un calderone nel quale metto tutte le informazioni che trovo.
A proposito di questo, “ORA E QUI“, il brano con cui hai concorso nell’ultimo festival, è inserito in “Qui“, il tuo album uscito poco dopo l’esperienza sanremese. Cosa rappresenta, per te, questo progetto?
“Qui” rappresenta un’esatta fotografia di me in quel momento, groove ma anche cuore. Rappresenta un altro scalino fatto nel mio percorso.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso?
I prossimi passi saranno in studio e sul palco, alla ricerca di ciò che più mi rispecchia oggi, senza filtri.
Chi è Yuman oggi?
Yuman oggi è un artista più maturo di quello che era prima. Non che prima fosse immaturo, sicuramente oggi mi sento meno ingenuo.
Dove, invece, vuole arrivare?
Vorrei arrivare a parlare di me senza veli. Poi, essendo un grande sognatore, vorrei mandare un messaggio capace di arrivare dritto al cuore.
Grazie per la disponibilità; è stato un grandissimo piacere.
Grazie grazie grazie mille a voi.
Profilo Spotify dell’artista.